Santa Cristina

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The Castle

Storia del Castello

In posizione strategica tra Lazio, Umbria e Toscana, tra il Monte Amiata e il Lago di Bolsena, sorge il Castello di Santa Cristina, nei pressi di Grotte di Castro in provincia di Viterbo. Immerso nel verde dei boschi della tenuta, adagiato su una collina di roccia tufacea, spicca il Castello del XVIII secolo della nobile famiglia Caterini.

Tutt’intorno l’antico borgo contadino, oggi restaurato per accogliere gli ospiti nei comodi appartamenti dell’antica struttura ancora intatta. Il Castello di Santa Cristina ha ospitato nel passato illustri prelati, come il Cardinale Prospero Caterini, importante consigliere di Papa Pio IX e figura insigne durante il risorgimento nel passaggio dallo stato della chiesa al regno d’Italia. In particolare durante il 1848 a seguito della cacciata del papa da Roma ad opera dei rivoltosi guidati dal triumvirato Mazzini-Armellini-Saffi, Pio IX fuggì e si rifugiò a Gaeta sotto la protezione del Re di Napoli.

Nel frattempo il cardinale Caterini era stato incaricato dal papa stesso di salvare il tesoro di San Pietro con importanti documenti. Allora il cardinale Caterini con una carovana di carri effettuò il trasporto dei valori fino al suo possedimento di famiglia alla residenza di Santa Cristina, per poi raggiungere il papa a Gaeta via mare dopo una sosta in Corsica.

Dopo il 1848 il Cardinale tornò a soggiornare a lungo nella tenuta amministrata dal fratello Maffeo, e già tranquilla residenza estiva nonché tenuta di caccia della famiglia Caterini. Fu li che conobbe la famiglia Pacelli che gli affidò un giovane promettente seminarista di nome Eugenio a cui fece da tutore. Infatti nei secoli la storia della famiglia Caterini si intrecciò spesso con quella della famiglia Pacelli, in quante entrambe risiedettero a lungo a Onano, vicino alla residenza di S.Cristina.

L’aria salubre dell’Alta Tuscia già all’epoca veniva consigliata per le persone deboli di salute. Fu così che Eugenio Pacelli, durante le sue vacanze estive da giovane seminarista, venne spesso a trascorrere il suo tempo libero in compagnia dei parenti Pacelli e Caterini.